Insegnante con i suoi studenti

Il coaching: cos’è e cosa può fare per i manager e per le aziende

Il coaching è un potente strumento per il miglioramento personale e professionale. In questo articolo, scopriremo insieme cosa può fare per le persone, quali sono le differenze rispetto al counseling e alla formazione, e quali vantaggi può offrire a professionisti e manager, nonché a chiunque voglia intraprendere un percorso di sviluppo personale.

Cos’è il coaching? Differenze con counseling e formazione

Il termine “coach” deriva da “carrozza”, indicando il ruolo di guida verso il raggiungimento degli obiettivi. A differenza del counselor, che consiglia, e del formatore, che trasmette competenze, il coach non ti dice cosa fare, ma ti dà gli strumenti per trovare le risorse interne necessarie ad agire per il meglio. 

Prendendo spunto dalla Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), il coaching riconosce che ogni individuo possiede le risorse necessarie per raggiungere i propri obiettivi. In tal senso, si integra perfettamente ai percorsi di formazione, perché questi ti danno le competenze, mentre il coaching ti aiuta a metterle in atto superando eventuali barriere interne o approcci sbagliati.

I vantaggi del coaching

Il coach non deve conoscere specificamente il settore in cui opera la persona che segue, poiché è in grado di utilizzare i giusti metodi per far emergere risorse e risposte in qualsiasi contesto

A differenza del counselor e del formatore, infatti, un bravo coach può seguire un ingegnere come uno sportivo, poiché il suo obiettivo non è accrescere le competenze specifiche della persona, ma trasmettergli la capacità di mettere in atto modalità efficaci per agire al meglio

È infatti dimostrato che ogni persona usa mettere in atto strategie che già conosce e ha già trovato efficaci: strategie sperimentate e fatte proprie si applicano con maggiore facilità.

I benefici del coaching nel mondo aziendale e professionale

Nella vita non c’è mai una scissione netta tra ambito professionale e ambito personale: se una persona vive un problema, anche l’ambito professionale ne risente. 

Il coaching, in tal senso, lavora sullo sviluppo della propria consapevolezza e sulla gestione delle proprie risorse personali: se io sono consapevole delle motivazioni che mi muovono e delle emozioni sottese a quello che sto facendo, infatti, sarò in grado di ascoltare meglio il mio interlocutore e non agire in modo superficiale. 

Da questo punto di vista, il coaching promuove l’ascolto attivo, e noi sappiamo benissimo che la più grande qualità di un manager è sapersi relazionare con i propri collaboratori creando un clima aziendale felice! 

Applicazioni pratiche per i manager

Il coaching offre strumenti pratici per la comprensione profonda delle comunicazioni, andando oltre le parole e migliorando l’efficienza e l’efficacia delle persone. 

Se un manager ha la capacità di capire cosa gli sta dicendo l’altro, al di là delle parole che esprime e sapendo andare oltre la loro struttura superficiale, ha sicuramente modo di andare a intercettare, se ce ne fosse bisogno, il problema inespresso o sotteso al messaggio del suo collaboratore. 

Del resto, è dimostrato che le parole che noi utilizziamo pesano solo per il 7%, il resto è demandato alla comunicazione non verbale e paraverbale. 

Grazie al coaching, lavorando con tecniche di PNL e sul rinforzo della consapevolezza, si può quindi affinare la capacità di comprendere il messaggio dell’altro, favorendo la nascita di relazioni positive e il miglioramento del clima aziendale. 

Le competenze chiave di un bravo coach 

Un vero coach ha sottoposto sé stesso a un percorso di crescita personale, indipendentemente dalla formazione accademica. 

Le competenze tecniche, specialmente in psicologia e PNL, sono vantaggiose, ma l’esperienza personale è fondamentale. 

Il coaching è un percorso verso il cambiamento personale che si riflette prima di tutto sul professionista. Un bravo coach, infatti, è soprattutto una persona che ha saputo lavorare su sé stessa. Del resto: “il coaching non è una materia che sai, ma qualcosa che ti ha modificato”.

Conclusione

Il coaching aziendale è un catalizzatore di crescita personale e professionale. Indipendentemente dal settore, abbracciare il coaching significa investire in sé stessi, migliorando la propria consapevolezza, la comunicazione, e la gestione delle risorse. 

Qualunque sia il tuo ambito professionale, il coaching offre una guida preziosa verso la crescita personale e il successo.

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Emanuele Ramera

Sono psicologo, pedagogista, PNL Trainer e Coach professionista. In anni di lavoro nel coaching, ho notato che spesso ciò che fa naufragare gli sforzi, sia fisici sia economici, dipende dal fatto che i numerosi corsi affrontati dal team puntano quasi esclusivamente alla trasmissione di contenuti. Su Cluster ti spiego come si può invertire la rotta e permettere al team di interiorizzare quanto appreso.

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